L’infinita Tela Del Deserto

Ammirare dei capolavori su una tela mentre si cammina sul parquet scricchiolante di una galleria cittadina è sempre piacevole: ma vedere l’arte emergere dalla sabbia di AlUla è un’esperienza davvero unica.

Sullo sfondo del suo infinito paesaggio desertico, AlUla invita artisti contemporanei, internazionali e locali, ad instaurare un dialogo con la meravigliosa natura di questa antica oasi. Li ispira a lasciare un segno raccontando la propria storia e trasmettendo un messaggio utilizzando i canyon, le vallate, gli altopiani e l'oasi di AlUla come tela.

Durante la biennale Desert X AlUla, i visitatori sono incoraggiati non solo a osservare le installazioni di un’ampia cerchia di artisti, ma anche a percepire il paesaggio, che diventa una cassa di risonanza che amplifica la loro risposta visiva ed emotiva.

L'edizione del 2024 di Desert X AlUla è stata intitolata "In Presenza dell'Assenza". In questa mostra, gli artisti hanno esplorato il concetto di invisibilità e ciò che è inesprimibile, connettendo il loro lavoro con tre luoghi di esposizione di AlUla all'aperto.

AlUla è diventata un simbolo di questo genere di arte paesaggistica, ma Desert X AlUla è solo l'inizio. Nel 2026, gli amanti dell'arte accoreranno da tutto il mondo per essere tra i primi ad ammirare una nuova destinazione culturale unica nel suo genere a livello globale: Wadi AlFann. Attualmente un incredibile canyon che si estende per 65 km² nel deserto di AlUla, diventerà la Valle delle Arti in modo permanente.

Iwona Blazwick, presidente del panel di esperti di arte pubblica della Royal Commission for AlUla, ha selezionato cinque artisti contemporanei – Manal AlDowayan, Agnes Denes, Michael Heizer, Ahmed Mater e James Turrell – per creare opere specifiche in tutta l'area. Citando le sue parole: “Essere a Wadi AlFann sarà un'esperienza straordinaria, non solo grazie al paesaggio impressionante, ma anche perché gli artisti ci porteranno in un epico viaggio verso il sublime”.

Wadi AlFann, che in italiano significa Valle delle Arti, è stata istituita con l’obiettivo di esplorare l'impatto che il paesaggio può avere sia sul processo creativo degli artisti che sulla percezione dell’arte agli occhi degli spettatori. Ispirati dall’incredibile scenario di AlUla, gli artisti provenienti da tutto il mondo creeranno opere che si fonderanno armoniosamente con le dune, le rocce e le montagne. Uno degli artisti che esporranno a Wadi AlFann è Ahmed Mater, un creativo saudita la cui opera unisce elementi umani, sociali e sacri. Di fronte all'enorme vastità del paesaggio di AlUla, Mater ha dichiarato: “Non voglio competere con la natura”.

Sebbene l’arte abbia come scopo il piacere estetico, può anche fungere da importante motore per nuove idee, e le installazioni di AlUla saranno inevitabilmente un mezzo di espressione sociale su temi quali l’ambiente, il cambiamento climatico e la sostenibilità. L’espressione sociale ha fatto parte della vita di AlUla da secoli, specialmente se si pensa a Jabal Ikmah. Conosciuta anche come la 'libreria a cielo aperto di AlUla', su questa formazione rocciosa, situata in un luogo iconico, sono stati incisi milioni di opere d’arte, commenti e osservazioni da commercianti e viaggiatori di passaggio nei secoli.

Proprio come i petroglifi di Jabal Ikmah, il complesso tombale minuziosamente scolpito di Hegra e le statue colossali di Dadan hanno lasciato un’eredità artistica a noi posteri, Desert X AlUla e Wadi AlFann puntano a fare lo stesso, lasciando un segno indelebile per le prossime generazioni.